RESPUBLICA POLONA CURATOR MORUM.

LE CLAUSOLE GENERALE DI BUONA FEDE, DI BUONI COSTUMI E DI PRINCIPI DI CONVIVENZA SOCIALE NEL CODICE CIVILE POLACCO E LA LORO INTERPRETAZIONE DALLA SUPREMA CORTE DI POLONIA*

 

 

REPUBLIC OF POLAND - THE CURATOR MORUM.
THE GENERAL CLAUSES OF GOOD FAITH, CUSTOM AND PRINCIPLES OF COMMUNITY LIFE IN THE POLISH CIVIL LAW AND ITS INTERPRETATION BY POLISH SUPREME COURT

 

 

Dot.ssa Aldona Rita Jurewicz

Università Warminsko-Mazurski di Olsztyn

Polonia


 

RESUMEN     

          Le c.d. clausole generali sono considerate, da parte della dottrina, come gli esempi di esistenza dei legami tra diritto ed etica. Il loro carattere distintivo consiste nell’adoperare termini indefiniti e imprecise, in gran parte delle valutazioni, allo scopo di definire un limite delicato tra diritto ed abuso del diritto. Il legislatore polacco non tende a definire in modo fisso, il contenuto delle clausole generali concrete, come la clausola di buona fede (art. 7), di buoni costumi (gli articoli, che riguardano all’obbligazioni precontrattuali e contrattuali) ed i principi di convivenza sociale (art. 5), presente nel codice civile polacco. L’obbligo di stabilirlo onera la dottrina ed un organo giudicante, tra l’altri, la Suprema Corte di Polonia. Sulla base di sentenze della Suprema Corte l’Autrice tenta di mostrare il significato delle clausole generali secondo la giustizia e la dottrina polacca.  Le funzioni svolte dalle clausole generali nel sistema di diritto civile di Polonia sono quella di avvicinarlo a un ideale del diritto giusto. Il legislatore, il curator morum, utilizza i vari strumenti legislativi per creare la realtà ambita, e dall’altra parte per eliminare i costumi o le prassi considerate erronee.

 

ABSTRACT 

        

          In doctrine the general clauses are regarded as examples of relations between law and ethics. Their distinguishing character bases on undefined and inaccurate terminology that make an appraisal in order to determine fluid borderlines between what is lawful and unlawful. Polish legislator does not try to define precisely the meaning of individual general clauses as for example clause of good faith, clause of good customs, and principles of community life that are contained in the Code of Polish civil law. In this situation doctrine and Polish Supreme Court are burdened with necessity of making some clear definition of clauses. Author of this work tries to point out importance of above mentioned clauses in the light of doctrine and judicature. General clauses in the Polish civil law have one main purpose: to make law closer to the idealistic “just law”. The legislator acts as curator morum using various legal instruments to achieve desired effects and, on the other hand to eliminate out of legal system wrong customs and practices.

 

PALABRAS CLAVE

         

Diritto romano, cura morum, diritto civile polacco, le clausole generali, la buona fede, i buoni costumi, i principi di convivenza sociale, le sentenze della Suprema Corte di Polonia.

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KEY WORDS

         

          Roman law, cura morum, Polish civil law, general clauses, good faith, bona fides, good customs, principles of community life, Polish Supreme Court’s sentences.

 

CITA BIBLIOGRÁFICA / BIBLIOGRAPHIC CITATION


          JUREWICZ, Aldona. Respublica Polona curator morum. Le clausole generale di buona fede, di buoni costumi e di principi di convivenza sociale nel codice civile polacco e la loro interpretazione dalla Suprema Corte di Polonia. RIDROM [on line]. 4-2010. ISSN 1989-1970. p. 52-88. <http://www.ridrom.com>